Regimi fiscali agevolati

Vorresti iniziare una piccola attività tutta tua, per realizzare finalmente il tuo sogno nel cassetto, ma sei spaventato sia per il carico fiscale futuro che per i costi di gestione della tua partita iva? Nessun problema, grazie ad alcuni regimi fiscali particolarmente vantaggiosi adesso puoi in quanto potrai sapere in anticipo esattamente quanto ti costerà.

Lo studio offre una consulenza completa con delle tariffe particolarmente concorrenziali al professionista o al piccolo imprenditore che si avvale dei regimi agevolati attualmente in vigore, e nello specifico:

– regime dei minimi o regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità previsto dal D.L. 98/2011: sebbene per le nuove attività non è possibile la sua adozione, tale regime rimane ancora in vita  anche per l’anno 2018 da parte dei soggetti già in attività che vi avevano aderito entro il 31.12.2015 e applicabile nel rispetto dei requisiti previsti fino alla sua scadenza naturale. Tale regime può essere adottato per il periodo d’imposta in cui è iniziata l’attività e i quattro successivi; anche oltre il quarto anno successivo fino al compimento del trentacinquesimo anno di età del contribuente minimo. Tale regime è particolarmente vantaggioso perché sul reddito dato dalla differenza tra ricavi e costi si applica un’imposta sostitutiva del 5%.

– regime forfettario: introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 (Legge n. 190/2014) è un regime fiscale agevolato destinato alle persone fisiche, imprenditori o professionisti, la cui attività è di ridotte dimensioni. Si tratta di un regime semplificato cui si può accedere rispettando i requisiti previsti a prescindere dall’età anagrafica, dal requisito della novità e dall’anzianità della partita iva stessa.

I requisiti richiesti sono:

  • limite dei ricavi e compensi percepiti (ragguagliati ad anno in caso di inizio attività): valori non  superiori a specifici limiti diversi a seconda dell’attività esercitata (da euro 25.000 ad euro 50.000);
  • spese per lavoro dipendente e assimilati: non superiori ad euro 5.000 lordi;
  • beni strumentali: costo complessivo, al lordo degli ammortamenti, non superiore ad euro 20.000.

l nuovo regime forfetario in questione è soggetto ad imposta sostitutiva:

  • pari al 5% per i primi 5 anni di attività se si tratta di nuove iniziative imprenditoriali e non prosecuzioni di attività precedenti;
  • pari al 15% dal 6° anno per le nuove attività e per coloro che passando da un regime fiscale, ordinario o dei vecchi minimi, al regime forfettario.

L’aliquota deve essere applicata al coefficiente di redditività connesso al fatturato prodotto sulla base della tabella di cui all’allegato 4 della Legge di Stabilità 2016. Tale imposta sostituisce l’IRPEF e le relative addizionali. Il nuovo regime, inoltre, non è soggetto ad IRAP, IVA e studi di settore e per tale motivo particolarmente vantaggioso.

 

 

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