Apertura attività

Quando si decide di avviare una nuova attività, il primo passo è consultare un professionista che sicuramente può fornire consigli utili sulla miglior forma giuridica  e sulle corrette procedure da attuare e relative tempistiche. Il fai da te non sempre da buoni risultati, anzi crea ancora maggiore confusione in un quadro normativo già complicato.

Esistono infatti molteplici varianti che devono essere prese in considerazione per intraprendere la strada migliore.

Lo studio, attraverso un’analisi approfondita della situazione personale del cliente, vi fornirà supporto nella scelta gestionale e della posizione fiscale che meglio si adatta alle esigenze organizzative e strategiche.

La prima analisi da effettuare riguarda il numero di soggetti coinvolti nell’attività e i loro rapporti.

Se  il cliente intende  svolgere  l’attività singolarmente si procederà ad aprire una ditta individuale, o un’impresa familiare  se alla stessa attività  collaborano parenti entro il terzo grado ed affini entro il secondo. Inoltre dal 2017, anche il convivente di fatto, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate con la circolare 134/E,  può partecipare agli utili dell’impresa familiare.

Le ditte individuali si dividono tra:

  • artigiane in cui il l’imprenditore esercita personalmente e professionalmente l’impresa artigiana svolgendo in misura prevalente il proprio lavoro anche manuale nel processo produttivo;
  • commercianti in cui l’imprenditore esercita una delle attività elencate nell’art. 2195 del codice civile, e cioè un’attività di produzione di beni o servizi, un’attività di circolazione dei beni, un’attività di trasporto, un’attività bancaria o assicurativa o delle attività ausiliarie delle precedenti;

I professionisti, che svolgono attività individuale autonoma, non soggetti a registrazione presso la Camera di Commercio, si dividono tra gli iscritti ad Albo od Ordine Professionale con relativa cassa di previdenza e quelli non iscritti a nessun albo con relativa iscrizione alla gestione separata inps.

Quando  partecipano all’attività d’impresa più persone la scelta ricade obbligatoriamente sulle società che si distinguono tra:

  • società di persone, in cui l’intuitus personae, ovvero l’elemento soggettivo rappresentato dai soci, prevale sul capitale investito
  • società di capitali (spa, srl, srls, sapa), forme giuridiche in cui il capitale prevale rispetto all’elemento soggettivo.

In realtà non esiste una forma d’impresa più conveniente di un’altra: la valutazione sulla convenienza deve essere fatta di volta in volta a seconda dell’analisi di alcuni parametri di riferimento che possono rendere, a seconda della tipologia di attività svolta, più attraente una forma d’impresa piuttosto che un’altra, quali ad esempio:

  • l’autonomia decisionale o gestionale
  • i costi di gestione
  • la possibilità di accedere alle diverse fonti di finanziamento
  • la variabile fiscale
  • la responsabilità patrimoniale.

COSTI DI APERTURA

Quando un cliente contatta lo studio per l’avvio di una nuova attività, fa sempre la solita domanda ovvero “Quanto mi costa?”.

In tale fase è essenziale la figura del professionista che spieghi e faccia comprendere al cliente l’importanza della scelta fiscale più adatta alle sue esigenze, scelta da cui dipenderà la gestione futura dell’attività.

Mentre l’apertura della partita iva di un professionista richiede solo una pratica telematica di inizio attività all’Agenzia delle Entrate con costi relativi molto limitati, l’apertura di una ditta individuale e la relativa attivazione richiedono l’invio di una pratica unica con Comunica contestualmente a tutti gli enti interessati con costi che dipendono dal tipo di attività.

Sicuramente la costituzione di una società è più onerosa rispetto all’apertura di una ditta individuale, richiedendo, contestualmente alle pratiche di inizio attività, anche la predisposizione dell’atto notarile. Tuttavia è fondamentale non lasciarsi trarre in inganno dai maggiori costi iniziali a cui potrebbe corrispondere un notevole vantaggio fiscale futuro.

Lo studio fornisce gratuitamente una consulenza sulla forma fiscale migliore per l’avvio di una nuova attività con preventivi dettagliati e personalizzati. Inoltre, assiste il cliente nella ricerca di agevolazioni e contributi la cui erogazione è fondamentale in alcuni casi per poter avviare l’attività (per esempio, per le nuove attività del Comune di Brescia vi è la possibilità di richiedere per il primo anno di attività l’esenzione dal pagamento della tassa rifiuti, agevolazione non conosciuta dalla maggior parte dei neo imprenditori).

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